sabato 18 aprile 2009

Ministro dell'Innovazione e lo spam

Renato Brunetta e' il nostro Ministro dell'innovazione e gia' su questo avrei molto da dire; ogni volta che leggo il suo nome mi torna in mente un'intervista durante la quale chiedeva di essere ringraziato dagli italiani perche' anni fa decise di interrompere la sua ascesa verso un probabile premio Nobel, per dedicare il suo genio alla politica italiana.

Cotanta persona oggi ha inviato spam praticamente a meta' degli italiani che utilizzano Internet (io la ho personalmente ricevuta in un paio di account)!

Per spam si intende l'invio di mail pubblicitarie non richieste inviate indiscriminatamente ad indirizzi generalmente acquistati da societa' che si fanno pochi scrupoli e non rispettano le normative poste a tutela della privacy.

Il nostro Ministro dell'Innovazione ha ritenuto lecito l'indiscriminato invio di decine di migliaia di mail con le quali pubblicizzare l'uscita del suo nuovo libro che a questo punto spero sia un totale fallimento; quanto meno per evitare che l'illecita operazione di spam, per la quale si potrebbe procedere con la segnalazione al garante per la protezione dei dati personali, dia riscontri positivi.

La ciliegina per noi siciliani e' che l'azienda che si e' occupata dell'operazione sembra essere la palermitana Serverstudio che e' gia' nota tra gli addetti ai lavori per i palesi appoggi politici e per la scarsa conoscenza della materia del loro business (tralasciamo i commenti su quello che e' considerato il loro esperto ed e' invece l'equivalente locale del Camisani Calzolari nazionale).

Non comprate il libro!

8 commenti:

Tony Siino ha detto...

Caro anonimo blogger non so nulla dell'operazione, non sono coinvolto in alcun modo e sono un freelance. Ci sarebbe molto da ridire anche su molti passaggi del post ma tralascio anche io. ;)

Marco ha detto...

Non mi sembra di averti indicato come autore di questa illecita campagna pubblicitaria, ho solo detto che spesso hai collaborato con Serverstudio o quanto meno cosi' ho letto piu' volte.

Sarei curioso di capire quali sono le parti del mio post sulle quali ritieni ci sia 'molto da ridire'.

Non c'e' nulla di anonimo nel mio blog personale, se avessi letto qualche altro post ti saresti accorto che non faccio nulla per nascondere la mia vera identita'.

Saluti,

Marco Leone.

Tony Siino ha detto...

Se mi dici quali sono i commenti che tralasci ti rispondo volentieri.

Marco ha detto...

E' solo una questione di approccio.. il paragone con Calzolari e' chiaro per gli addetti ai lavori.

Quello che a me, appunto da addetto ai lavori, puo' risultare superficiale allo spettattore medio puo' invece sembrare espressione di profonda conoscenza.

Niente di personale sono solo due modi diversi di fare business e di promuovere la tecnologia.

Tony Siino ha detto...

E fammi un esempio di superficialità, per favore. :)

Luca Sartoni ha detto...

Dicci anche di Camisani Calzolari, che siamo addetti ai lavori, ma non ci è molto chiaro...

Marco ha detto...

E" un discorso molto semplice e molto complesso allo stesso tempo che sicuramente non ha nulla di personale, e' la differenza che esiste da sempre tra chi produce e chi vende, tra il commerciale ed il tecnico, tra chi si inventa il nome del lavoro che fa e chi fa... tra l'utilizzo eccessivo di termini in inglese, di superlativi, di aggettivi rubati da altri contesti con l'intento di risultare particolari, unici e/o competenti e la progettazione a lungo termine, l'attenzione al dettaglio, la qualita' dei prodotti, la ricerca, il duro lavoro.

Luca sinceramente non capisco questo curioso interesse su Camisani Calzolari che a mio avviso e' soltanto uno tra i tanti della generazione che soltano perche' utilizzano cio' di cui parlano tentano di far credere di capirlo e conoscerlo (in alcuni casi addirittura di migliorarlo) quando il loro evidente unico scopo e' fare profitto sfruttando la distribuita ignoranza che nel nostro paese e' piu' evidente che in altri.

Tony Siino ha detto...

Aspetto ancora un esempio concreto.