Sabato 7 Luglio si terrano una serie di concerti nei sette continenti per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi del surriscaldamento globale.
Il nome dell'evento è: Live Earth, sulla scia dei precedenti Live Aid del 1985 e Live 8 del 2005 (per la precisione il 2 Luglio, esattamente due anni fa), i concerti si terrano nelle città di: Sydney, Londra (casualmente è anche il secondo anniversario degli attentati alla metropolitana londinese), New York, Tokyo, Amburgo, Johannesburg, Shangai e Rio de Janeiro (inizialmente era stato previsto un concerto anche nella città di Istanbul in Turchia, ma la mancanza di appoggio da parte del governo turco e la difficoltà a trovare uno sponsor hanno reso necessaria la cancellazione del concerto).
Live Earth durerà 24 ore grazie ai differenti fusi orari delle città in cui si svolgeranno i concerti (si inizierà da Sydney) e naturalmente sarà trasmesso dalle principali emittenti televisive e radiofoniche mondiali che dovrebbero permettere la visione ad un pubblico di circa 2 miliardi di persone (l'inserimento della Cina ha aggiunto velocemente circa 800.000 telespettatori). La radio satellitare Worldspace trasmetterà in esclusiva per tutti i suoi utenti l'audio dei concerti su tre canali satellitari, sarà inoltre possibile assistere in tempo reale ai concerti grazie a MSN che è uno dei principali sponsor e fornirà lo streaming video.
Tra i sostenitori dell'iniziativa l'ex vice presidente americano Al Gore che da tempo si ritiene impegnato nella lotta alla salvaguardia del pianeta come testimonia il documentario da lui realizzato: An Incovenient Truth (Una verità scomoda). In occasione dell'evento Al Gore, che ha focalizzato il suo interesse sulla crisi climatica (global warming - riscaldamento globale) , intenderebbe chiedere una riduzione del 90% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050.
A differenza delle precedenti iniziative di questo genere una parte della stampa mondiale ritiene che alle spalle dell'organizzazione ci sia più la volontà di produrre una serie di grandi concerti pop (contrariamente a quanto avvenuto in passato per questo genere di concerti questa volta chi vorrà partecipare dovrà pagare un biglietto per l'ingresso) che di motivare una popolazione ad agire per migliorare il proprio mondo.
Più che altro ci si chiede se sia proprio questo il modo migliore per spingere un messaggio del genere; considerate ad esempio che la CO2 prodotta dagli spostamenti aerei effettuati per l'ultimo tour di Madonna (non prendendo quindi in considerazione quanto prodotto dai concerti) è stata equivalente a quella prodotta dall'energia elettrica utilizzata in un anno in più di 500.000 comuni appartamenti (fonte: carbonfootprint.com). Vi consiglio la lettura di questo articolo in Inglese di Dan Deluca intitolato: "Live Earth: musicians with guilty consciences?" (Live Earth: musicisti con la coscienza sporca?), inoltre sulla rete si trova anche qualche articolo meno professionale che nonostante evidenti esagerazioni può magari contribuire a darci qualche spunto di riflessione.
Dulcis in fundo un accenno agli artisti; in tantissimi hanno sposato l'evento, di seguito solo alcuni dei big: Madonna, Red Hot Chili Peppers, Duran Duran, Genesis, Lenny Kravitz, Gilbero Gil, Black Eyed Peas, Roger Waters e tanti tanti altri; qui trovate la lista completa. L'organizzatore, Kevin Wall, non è però ancora riuscito ad annunciare nulla all'altezza del concerto di Londra del Live 8 il 2 Luglio del 2005 quando i Pink Floyd tornarono insieme sul palco.
2 commenti:
Grazie di esser passato dal mio blog. Ciao, Antonio. (http://dibattito.splinder.com/)
A soli due giorni dall'inzio delle 24 ore no stop di musica i concerti cancellati diventano due.
Infatti Rio De Janeiro fa compagnia ad Istanbul dopo la cancellazione del concerto ad opera di un giudice di Rio De Janeiro che ha ritenuto scarse le condizioni di sicurezza. La causa principale sembra essere l'impossibilità delle forze di Polizia di garantire la sicurezza perchè già fortemente impegnate dai giochi Pan-Americani.
Si apprende inoltre (fonte: The Guardian - http://www.guardian.co.uk) che dopo l'abbandono di Alanis Morisette anche alcuni artisti brasiliani di alto profilo hanno rinunciato alla loro esibizione non credendo nell'effettiva utilità dell'evento (Rio De Janeiro era l'unico concerto dell'evento gratuito).
Povero Al Gore dopo la disavventura del figlio questa notizia non ha certo contribuito a restituirgli serenità.
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