Condivido pienamente questa affermazione che, grazie a wikiquote, ho scoperto essere una citazione di Sant'Agostino; fa un certo effetto sapere che risale all'incirca a 1.600 anni fa!
To make a long story short (per farla breve): mi piace viaggiare e soprattutto mi è sempre piaciuto organizzare da solo i miei viaggi cercando di evitare a tutti i costi tour operator e pacchetti preconfezionati. Fortunatamente anche Daniela (smack!) la pensa allo stesso modo ed un altro aspetto che condividiamo e riteniamo parte integrante (ove possibile) del viaggiare è il contatto con chi vive nei luoghi che si visitano. In particolare modo se la destinazione non è puramente 'occidentale' adoriamo frequentare i mercati locali, pranzare in luoghi non turistici e cercare di instaurare un rapporto (se pur minimo) con la gente del posto.
Ma nel corso degli anni il tempo che riusciamo a dedicare alla pianificazione dei viaggi è sempre di meno e così l'anno scorso, dopo averne sentito parlare per tanti anni, ci siamo decisi a prendere in considerazione i viaggi organizzati da "Viaggi avventure nel mondo".
Riporto testualmente dal loro decalogo pubblicato sul sito web:
I partecipanti prendono atto che la Formula dei nostri viaggi si discosta radicalmente dai tradizionali viaggi organizzati per due aspetti unici ed originali[...]: l'autogestione e la mancanza di prenotazioni di alcuni servizi (come alberghi, mezzi di trasporto, etc..) necessari alla realizzazione del viaggio.Come inizio non c'è male; praticamente vengono organizzate delle partenze in gruppo personalizzate. In questo modo si evita ad esempio di dovere dedicare il proprio tempo alla ricerca del volo low cost più economico o del modo più efficace/economico/semplice e/o comodo per effettuare i successivi spostamenti. Ma continuiamo a leggere:
Questo ci consente un enorme vantaggio: la flessibilità. Di conseguenza l'itinerario va considerato di massima e suscettibile di modifiche in corso di viaggio. L'autogestione comporta il coinvolgimento di ogni partecipante nell'organizzazione di quei servizi non prenotati.Anche questo sposa la necessità di evitare le rigide programmazioni dei viaggi organizzati. E dulcis in fundo:
Questa filosofia ci consente di evitare i canali del grande turismo organizzato e di inserirci nella realtà dei paesi che andiamo a visitare. [...]Esattamente il tipo di viaggio che andiamo cercando.
Così, riallacciandomi a quanto dicevo prima, lo scorso anno abbiamo deciso di fare questa esperienza e ci siamo recati con un gruppo di persone in Turchia.
Il viaggio è stato stupendo ed abbiamo trovato proprio quello che andavamo cercando; inoltre abbiamo avuto conferma delle flessibilità a cui si fa riferimento nel decalogo. Dopo qualche giorno di permanenza ad Istanbul, abbiamo deciso insieme ad un piccolo gruppo di persone, di modificare il possibile programma ed andare a passare un paio di giorni in una splendida piccola e sconosciuta isola del mar di Marmara dove non abbiamo incontrato un solo Italiano (e chi viaggia sa quanto sia difficile e arduo non incontrare connazionali).
Naturalmente come per qualunque gruppo di persone è necessaria una buona dose di diplomazia per cercare di ragionare tutti insieme. Anche se è sempre difficile bilanciare personalità diverse in un gruppo, l'obiettivo comune e la voglia di divertirsi riescono a farla da padrona abbastanza facilmente.
Se a tutto questo si aggiunge che è abbastanza facile inserirsi in gruppi in partenza fino ad una settimana prima della data prefissata, credo che valga la pena fare un giro tra le innumerevoli proposte che troverete sul sito.
Per la cronaca quest'anno stiamo valutando il Marocco...
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