mercoledì 16 luglio 2008

Tre consigli per le vostre letture estive

Generalmente l'Estate ci permette di dedicare qualche ora in più alla lettura, così anche quest'anno (vedi post dello scorso anno) ne approfitto per consigliarvi gli ultimi tre libri che ho letto (veramente il secondo lo devo ancora finire). Vi invito inoltre ad aggiungere nei commenti i vostri consigli.

1. Faber Michel, Il petalo cremisi e il bianco, Einaudi, 2003. € 18,00 985pp

Attraverso il racconto delle traversie della giovane prostituta Sugar, Michel Faber fa rivivere i bassifondi e gli eleganti salotti della Londra dell’Ottocento. All’inizio del libro, lo scrittore, rivolgendosi direttamente al lettore, lo chiama a seguirlo lungo una storia che, a dispetto delle sue oltre 900 pagine, si vorrebbe non finisse mai. Ci si trova subito proiettati nel cuore di un mondo insieme sordido e affascinante di cui si possono assaporare le atmosfere, saggiare gli umori e le passioni, percepire le ombre e i luccichii, toccare le sete e i broccati, sentire gli odori e i sapori. In questa capacità di descrivere un’epoca fin nei minimi particolari, e nell’espediente stilistico di coinvolgere in prima persona chi legge, risiede il segreto del grande successo del romanzo.

2. Murakami Haruki, L’uccello che girava le viti del mondo, Einaudi, 2007. € 16,50 832pp

Lui, protagonista e voce narrante, è un giapponese di oggi. Trent'anni, felicemente sposato con una donna in carriera, nullafacente (o casalingo tuttofare?), il nostro si trova all'improvviso al centro di una rete intricata di vicende passate e presenti più grandi di lui. Tutto prende il via da due episodi insignificanti: la scomparsa del gatto di casa e una misteriosa telefonata anonima durante la quale una sensuale voce femminile gli chiede un incontro. L'uomo inizia un duplice viaggio nella geografia della megalopoli giapponese e nei labirinti delle passioni amorose. Lungo il percorso troverà i fantasmi del passato di una nazione che non si è ancora riconciliata con la propria storia.

3. Sandor Marai, Liberazione, Adelphi, 2008. € 16,50 162pp

"La giovane donna - scrive Marai - non era un'eroina, o almeno non si riteneva tale. Ormai si sentiva solo invasa da un'immane stanchezza: la stanchezza che deriva da un enorme sforzo fisico, quando lo spirito crede di poter ancora reggere la fatica ma il corpo bruscamente si ribella, lo stomaco si rivolta e l'intero organismo e' impotente, come appesantito da un sudario di piombo". Nonostante questa stanchezza, Erzse'bet cerca, nella citta' assediata dall'Armata Rossa, bombardata dagli Alleati, rastrellata dalle croci frecciate, mentre saltano gli ultimi ponti sul Danubio, un rifugio 'blindato': incontra uomini ambigui o generosi, sperimenta la rassegnazione e la rabbia, affronta umiliazioni e sofferenze, ma trova la disponibilita' del portiere di uno stabile, un sabbatista, che murera' il padre, con altre cinque persone, in una cantina.

Buona lettura!

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