Qualche settimana fa sottolineavo nel post "Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità" come il progresso avanzi in maniera esponenziale e faccia un uso sempre più estensivo delle risorse energetiche presenti su questo pianeta.
In considerazione di questo problematico grattacapo le superpotenze, oltre ad investire in ricerca per l'utilizzo di fonti energetiche alternative, sono sempre alla ricerca di depositi di gas naturale.
Sembra che la luna possa essere trasformata in una pompa di benzina spaziale e l'America sta già valutando un'opportuna missione spaziale.
La conclusione del mio post era la seguente:
Sono anni interessanti, anni durante i quali assisteremo concretamente all'utilizzo dello spazio come estensione del nostro pianeta. Speriamo che le mire espansionistiche e gli interessi economici non concretizzino guerre spaziali che fino ad oggi sono state soltanto narrate in romanzi di fantascienza o prodotte in lungometraggi grazie a costosi effetti speciali.
Ebbene per la prima volta nella storia delle esplorazioni spaziali la luna non sarà la meta solo di missioni degli Stati Uniti d'America. La Cina, dopo avere annunciato il progetto spaziale Chang'e che prevede la mappattura di ogni centimetro del territorio lunare, sembra essere interessata alla costruzione di una base lunare abitata entro il 2032.
Il direttore dell'agenzia spaziale cinese Anatoly Perminov ha infatti dichiarato l'interesse della Cina ad effettuare una missione lunare che prevedono di realizzare entro il 2025 e successivamente ritiene possibile la costruzione della base lunare tra il 2027 ed il 2032.
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