Leggendo velocemente il titolo della notizia dei 7 miliardi di dollari che Intel investira' sul suolo americano nei prossimi due anni per l'aggiornamento delle sue fabbriche di microprocessori, e' lecito ritenere che sia una buona notizia; in un periodo di panico totale durante il quale i mass media ci indicano continuamente il numero dei migliaia di posti di lavoro che si perderanno durante il 2009, un investimento di questa portata ci induce verso un atteggiamento ottimistico.
L'articolo del The Register sottolinea pero' come contestualmente a questa notizia Intel sta portando avanti la dismissione di 5 fabbriche distribuite tra America e sud-est asiatico ed il conseguente licenziamento di circa 5.000/6.000 dipendenti.
Da buon scettico ritengo che il pesante investimento sul suolo americano avvera' solo in seguito ad un accordo tra il neoeletto presidente americano e la Intel che sicuramente ricevera' agevolazioni fiscali e chi sa cos'altro in cambio della pompata di ossigeno che il suo denaro portera' all'economia americana.
- Intel to spend $7bn to upgrade US factories;
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