A parte le ovvietà (non fumare, fare un minimo di attività fisica, non mangiare troppo, etc..) Valgeir Thorvaldsson, il neurologo dal cui studio prende spunto l'articolo, consiglia: di abbandonare le parole crociate e provare con gli scacchi, di tentare l'apprendimento di una lingua complessa tipo il giapponese, di imparare a fare il giocoliere.
Ora mi chiedo, considerata la mia recente passione per gli scacchi, il tentativo di studiare il cinese e la mia abilità da giocoliere, sono già vecchio o sto solo cercando di arrivare molto ben preparato?
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